
SEO + LLM = AEO
Contenuti per il nuovo Customer Conversation Journey
di Raffaella Pierpaoli, Head of Content and Social Intarget – Fabio Ardinghi, Head of SEO Intarget – Francesca Rosselli, SEO Manager Intarget
Oggi: come gli LLM stanno impattando visite e acquisti
Gli LLM (Large Language Models) si stanno affermando come un nuovo punto di accesso ai brand e all’e-commerce, evolvendo da semplici chatbot a veri e propri motori di scoperta integrati nella ricerca (es. AI Overviews di Google).
Secondo Adobe Analytics, tra luglio 2024 e febbraio 2025 il traffico referral da fonti AI generativa verso i siti retail negli Stati Uniti è cresciuto del +1.200%, con un picco del +1.950% nel Cyber Monday 2024.
Numeri impressionanti, ma che nascondono una realtà importante: su base 100, il traffico da AI rimane inferiore all’1% del totale referral. Paid Search, per confronto, rappresenta oltre il 60% del traffico retail nel 2025, Direct circa il 20% ed Email il 10%.
Eppure, anche se piccolo in termini assoluti, questo canale mostra comportamenti qualitativamente molto diversi. Sempre Adobe evidenzia che i visitatori provenienti da fonti AI:
- navigano +12% di pagine per visita,
- hanno un bounce rate inferiore del 23%,
- mostrano una propensione crescente all’acquisto: la conversione, che a luglio 2024 era –43% rispetto ad altri canali, a febbraio 2025 si è ridotta a –9%, recuperando 34 punti percentuali.
👉 In altre parole: gli utenti da AI sono più ingaggiati, più informati e sempre più pronti a convertire.
Il 2026: come cambierà il Customer Journey
Se la crescita proseguirà con lo stesso ritmo, nel 2026 gli LLM diventeranno un touch point strutturale nel customer journey.
1. Il Customer Journey del 2026
- Dalla ricerca alla conversazione: Il punto di partenza non sarà più una keyword, ma una conversazione. Strumenti come ChatGPT, Perplexity e Gemini saranno sempre di più il punto di partenza per attività di scoperta e valutazione. Non più una lista di link, ma sintesi e raccomandazioni dirette (Valido.ai, 2025).
- Dal B2C al B2AI: come spiega Kartik Hosanagar, stiamo entrando in un’era B2AI, in cui i consumatori delegano sempre di più le scelte a AI agent personali, che negozieranno direttamente con gli AI agent delle aziende.
- SEO → AEO (AI Engine Optimization): La visibilità dipenderà meno dal ranking di una pagina e più dalla probabilità che il suo contenuto venga incluso nell’AI Snapshot (la risposta generata). Questo richiede ottimizzazione per i dataset, i knowledge graph e l’aderenza ai principi di E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità), che gli LLM usano per valutare la qualità delle fonti.
2. Quali contenuti produrre oggi per essere trovati nel 2026
- Accessibilità agli LLM: Garantire che i crawler possano prima accedere tecnicamente al sito, rimuovendo ostacoli di scansione (robots.txt) e rendering (JavaScript), e poi comprenderne semanticamente i contenuti anche attraverso l’uso di schema markup avanzato (per Prodotti, FAQ, etc.), è il duplice obiettivo fondamentale di ogni strategia di ottimizzazione.
- Machine readability + sintesi: I modelli premiano contenuti answer-first: chiari, densi di informazione e con le conclusioni espresse all’inizio.
- Authority diffusa: presidiare non solo il sito proprietario, ma anche canali come Reddit, YouTube, Substack, che alimentano i dataset.
- Dal funnel alla conversazione: ha meno senso produrre contenuti “per fase” (awareness, consideration, conversion). Il percorso dell’utente non è più lineare, conviene pensare a contenuti modulari, riusabili e conversazionali, pronti a essere citati dagli LLM.
3. Qual è il peso relativo di testo, immagini e video nel 2026
- Testo strutturato: è la chiave per essere letti e interpretati dagli LLM. Senza testo accessibile, organizzato e semanticamente strutturato, i modelli non possono citare o raccomandare il brand.
- Immagini e Video: Il ruolo di immagini e video si sta evolvendo in una duplice direzione: non servono più solo a convincere l’umano, ma sono diventati cruciali per informare l’AI. Grazie alla visione artificiale, i modelli multimodali oggi “leggono” i contenuti visivi, analizzandone il contesto e i dettagli. Di conseguenza, elementi tecnici come metadati dettagliati, alt text descrittivi e trascrizioni video non sono più accessori, ma diventano asset SEO fondamentali per essere scoperti e raccomandati dall’intelligenza artificiale.
👉 Nel 2026, quindi: testo per farsi trovare dagli LLM, immagini e video per convincere e convertire.
4. Consigli pratici per le aziende nel 2025 (in vista del 2026)
- Audit AI readiness: controllare accessibilità ai crawler, verificare che tutti i contenuti più importanti siano leggibili e accessibili.
- Monitoraggio AI visibility: avviare strumenti di Generative Engine Optimization per capire come e dove il brand appare nelle risposte AI.
- Content hub conversazionale: produrre contenuti sintetici, Q&A, comparativi, taggati correttamente a livello semantico.
- Investire in reputazione distribuita: curare le menzioni su community e media che alimentano i dataset LLM. Lavorare sull’autorevolezza del brand che si costruisce anche all’esterno del sito proprietario.
Scenario a 3 anni: 2028
Guardando al 2028, si delinea una trasformazione profonda delle fonti di traffico e dei touch point.
- Declino dei click in SERP: già oggi oltre il 60% delle ricerche si chiude senza click a causa dell’AI Overviews di Google. Nei prossimi anni la percentuale è destinata a crescere.
- Social stabile: I social rimarranno un canale stabile di intrattenimento e scoperta: uno spazio di storytelling, ispirazione ed engagement che continuerà a rafforzare la brand awareness.
- LLM come consulenti d’acquisto: I modelli linguistici non saranno più solo strumenti di ricerca: evolveranno in veri assistenti personali, capaci di guidare l’utente dal momento dell’ispirazione fino alla decisione finale, spesso portandolo direttamente al checkout. Il fenomeno è già visibile oggi, con l’arrivo dell’Instant Checkout integrato in ChatGPT, che trasforma la conversazione in un punto vendita immediato.
- AI-to-AI commerce: entro 3 anni sarà normale che gli agent AI dei clienti parlino con quelli delle aziende per configurare prodotti, generare preventivi e chiudere transazioni. Questo passaggio segna l’inizio di un vero commercio conversazionale automatizzato.
Cosa significa per i contenuti?
- Dal SEO alla “Conversational Optimization”: I contenuti dovranno essere progettati pensando non solo a chi li legge direttamente, ma anche a come un LLM li interpreterà e li restituirà all’utente finale nel momento del bisogno.
- Single-touchpoint readiness: se i canali di pre-acquisto si concentrano su LLM e social, i contenuti dovranno essere chiari, sintetici, arricchiti di metadati e facilmente citabili.
- Testo + dati strutturati: dataset e API aperte diventeranno centrali nella distribuzione di informazioni.
- Multimodalità machine-readable: è sempre più importante che immagini e video siano accompagnati da metadati, alt text, trascrizioni e sottotitoli per poter essere interpretati e consigliati dagli LLM multimodali.
- Storytelling per social, precisione per LLM: il social resterà la vetrina emozionale, l’LLM il consulente razionale.
Conclusione
Il 2026 segnerà il consolidamento degli LLM come touch point stabile nel customer journey. Le aziende che iniziano già oggi a rendere i propri contenuti AI-ready (accessibili, strutturati, distribuiti) saranno in posizione di vantaggio quando entro tre anni, gli LLM guideranno gran parte delle decisioni di acquisto. La fase di pre-acquisto si concentrerà soprattutto su due ecosistemi dominanti: i social come palcoscenico emozionale e di scoperta, e l’AI conversazionale come nuovo consulente personale e punto di checkout. Altri canali continueranno a esistere, ma avranno un ruolo sempre più ancillare rispetto a questi due
Fonti:
Adobe Analytics, marzo 2025
Adobe Analytics: Traffic to U.S. retail websites from Generative AI sources jumps 1,200 percent
Kartik Hosanagar
Hey AI, buy my product: How LLMs are rewriting the customer journey
Valido.ai, luglio 2025
“How AI is reshaping the ecommerce buyer journey”
TechRadar Pro, agosto 2025
“Future-proofing brands’ search strategies: harnessing LLMs for enhanced discoverability”