Due pennelli da trucco rilasciano polvere viola in aria su sfondo nero, creando un effetto dinamico e artistico.
Marketing - 11.11.2025

STRATEGIE DI MARKET INTELLIGENCE NEL BEAUTY

Anticipare trend e ridefinire il posizionamento competitivo

Nel mercato beauty, la velocità dei trend è quasi impossibile da seguire: nuovi rituali, nuovi canali, nuovi influencer. In questo contesto, le decisioni non possono basarsi soltanto sull’intuizione.
Ne abbiamo parlato con Gabriele Amato, Digital Consultant di Intarget, che racconta come i dati — se letti con intelligenza — possono aiutare i brand a muoversi con consapevolezza in uno scenario in continua evoluzione.

Com’è cambiato il mercato beauty negli ultimi anni in Italia?

Negli ultimi anni il beauty italiano è diventato uno spazio di contaminazione. Le persone non comprano più solo un prodotto, ma un sistema di valori. Il concetto di “cura di sé” si è ampliato: oggi abbraccia salute, autenticità, sostenibilità, inclusione.
Questo ha reso il mercato molto più frammentato ma anche ricchissimo di segnali. Per i brand significa una cosa sola: non basta seguire le tendenze globali, serve capirne l’origine e la rilevanza locale.

Perché un brand beauty ha bisogno di un’analisi di Market Intelligence?

Il beauty è uno dei settori più competitivi e mutevoli: ogni mese nascono nuovi brand, nuovi format di comunicazione, nuovi codici estetici.
La Market Intelligence serve a leggere il mercato in profondità, comprendendo dove si sta spostando la domanda e come si stanno muovendo i competitor.

In un progetto recente, Intarget ha sviluppato un modello di analisi che integra AI e competenza consulenziale, analizzando oltre 160.000 conversazioni e citazioni digitali.
Questo approccio ha permesso di mappare i trend presenti e futuri, distinguendo quelli con reale potenziale evolutivo da quelli in declino.
I trend sono stati classificati secondo la logica “Now, Near, Next”, in base a quanto se ne parlava e al livello di coinvolgimento generato dagli utenti — una misura utile per comprendere quanto un tema fosse rilevante e vitale nelle conversazioni digitali.

In pratica, come questa analisi ha aiutato il brand?

L’attività ha permesso di passare da un approccio reattivo a uno predittivo.
Sono state condotte due tipologie di analisi distinte:

  • una Trend Analysis, che ha identificato 23 trend chiave tra skincare e make-up, organizzati in macroaree per comprendere i principali driver di evoluzione del beauty in Italia;
  • una Competition Analysis, che ha analizzato 15 brand attivi nel mercato italiano, fornendo una lettura comparata delle strategie competitive e dei linguaggi di comunicazione.

Insieme, queste analisi hanno offerto al brand una conoscenza approfondita dello scenario competitivo e dei comportamenti dei consumatori, supportando decisioni più consapevoli su innovazione, posizionamento e comunicazione.

Come può un brand scegliere un posizionamento in un contesto così frammentato, tra canali e influencer?

Nel beauty contemporaneo, i brand non si rivolgono a un unico pubblico, ma a più segmenti con linee di prodotto progettate per rispondere a esigenze e linguaggi differenti.
Oggi il posizionamento efficace non si costruisce scegliendo un solo spazio di comunicazione, ma creando un ecosistema coerente tra le diverse audience e piattaforme.

Il ruolo di Intarget è stato aiutare il brand a capire quali conversazioni presidiare e con quale linguaggio, valorizzando i canali e le community dove si sviluppano i segnali più significativi. Le analisi hanno mostrato come i micro-influencer legati a nicchie specifiche siano spesso in grado di anticipare trend e sentiment emergenti, offrendo insight preziosi prima che diventino mainstream.

Cosa distingue un brand che usa bene la Market Intelligence?

La capacità di trasformare i dati in visione.
Le metriche servono solo se portano a decisioni: quando diventano racconto, direzione, identità.
I brand che riescono a interpretare i segnali del mercato, invece di inseguirli, sono quelli che determinano i trend, non li subiscono.
Nel beauty, questa è la vera differenza tra essere “presenti” e essere “rilevanti”.

 

Conclusione

La Market Intelligence, nel beauty, non è un esercizio analitico ma una forma di sensibilità strategica.
Intarget dimostra come l’unione tra dati, AI e consulenza umana possa generare insight che guidano innovazione, comunicazione e posizionamento in uno dei mercati più sfidanti e ispirazionali di sempre.

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